Codici CER: cosa sono, la guida
Cosa sono i codici CER o codici EER? Per comprenderli pienamente dobbiamo approfondire il sistema e la gestione dei rifiuti. Tutti i Paesi europei, infatti, sono sottoposti a dei codici che identificano subito i rifiuti, in modo tale che si possa anche comprendere qual è il processo produttivo esatto per smaltirli senza operare danno all’ambiente.
Codici CER: la guida
Ogni scarto ha una nomenclatura esatta, definita dal codice CER. Dal momento in cui oggi l’attenzione alla sostenibilità ambientale è sicuramente più alta, si è giunti ad abbracciare un sistema di raccolta dei rifiuti differenziato, in modo tale da trattare le sostanze riciclabili o dannose in modo diverso, soprattutto per non farle venire a contatto con l’ambiente.
Naturalmente, l’elenco dei codici CER è stato adottato da tutti i Paesi europei, e non è difficile comprendere il motivo. Ogni rifiuto viene smaltito in un modo ben preciso, seguendo dei passaggi essenziali. Grazie alla tabella dei codici CER è anche possibile comprendere il relativo grado di pericolosità ed eventuali danni ambientali che il rifiuto può apportare se disperso.
La Legge ci torna utile per capire esattamente la definizione di scarti: “qualsiasi sostanza od oggetto che rientri nelle categorie riportate nell’allegato I e di cui il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi”, ci riferiamo alla direttiva 75/442/CEE.
Tabella dei codici CER: cosa sono le classi di pericolosità
Come anticipato, i codici CER non sono utili sono a capire come smaltire e gestire la spazzatura, ma anche per individuare nell’immediato il grado di pericolosità. Solitamente infatti gli scarti pericolosi presentano un asterisco dopo le cifre.
Naturalmente sul web è possibile ricercare il codice CER per comprendere come smaltire i rifiuti nel modo migliore. Questa ricerca è utile a tutti, ma soprattutto alle aziende che devono identificare i propri rifiuti e che devono smaltirli.